Oktay – Come va un musulmano a Gesù?

Ho sempre creduto all’esistenza di Dio e la sola consapevolezza che Lui esiste non ha mai influenzato la mia vita!
Dio era per me una persona irraggiungibile del tipo: “Lui non vuole sapere niente di me, probabilmente non ha interesse nell’occuparsi di me e si trova in una dimensione sconosciuta e inavvicinabile che si chiama cielo in cui farà qualcosa. Che cosa fa, nessuno lo sa!”
Secondo l’Islam l’uomo non può avere una relazione con Dio perché Lui è troppo superiore per occuparsi di noi: Mohammed stesso non aveva una relazione con Dio, lui aveva soltanto dei dialoghi con un angelo.
Così, gli interessi della mia vita erano incentrati sulle cose del mondo poiché il mondo di sopra (il cielo) mi era precluso. Di conseguenza cercavo di sperimentare e raggiungere più il più possibile divertimento e gioia!
Ricordo di essere andato alla ricerca delle cosiddette cose belle della gioventù: mi godevo la vita di notte ballando in pub e discoteche e andavo anche a caccia dell’altro sesso! Però, mi accorsi ben presto che la vita che conducevo era una vita vuota, infatti quasi sempre dopo questi party rimaneva solo il silenzio intorno a me! Fui colpito dalla depressione e mi posi la domanda: ma cosa sto facendo in questo mondo?
Noi uomini scegliamo il nostro ambiente per ricevere un po’ di gioia, però per quanto possiamo goderne? Resta soltanto per un momento. Ma di questi momenti brevi non volevo vivere. Cosi iniziai a chiedermi del senso della mia vita. La prima domanda che mi venne in mente era di chiedere al Creatore del perché mi ha messo in questo mondo. Lui lo sapeva anche perché mi ha creato! Allora andai alla ricerca di Dio.
L’Islam, l’Ebraismo o il Cristianesimo? Questo era per me molto strano! Perché, se esiste soltanto un Dio, esistono cosi tante vie per raggiungerLo? Non poteva Egli renderci il tutto più facile? Oppure esisteva soltanto una via e tutte le altre erano solo invenzione degli uomini? Per me questo era più logico, perché Dio deve essere una persona che pensa con la logica e che non crea una religione contraddittoria!
Nell’Islam non trovai l’adempimento! Esso era per me soltanto un osservare la legge e i comandamenti.
Un giorno incontrai un cristiano. Mi raccontò che aveva una relazione personale con Dio e che Dio stesso mi ama! Tutto ciò era ai miei occhi nuovo e dunque qualcosa che non avrei mai immaginato prima. Realizzai che non ero indifferente a Dio ma al contrario Lui si interessava per me! Da questo realizzai anche che sono prezioso, perché se Lui mi ama allora sono anche importante per Lui.
Poi mi disse qualcosa che mi toccò molto: “Dio ti ha amato tanto che ha sacrificato per te il suo Figlio Gesù!” Questo mi colpii.
Mia madre e mio padre mi avevano detto sempre “figlio io ti amo cosi tanto che sono pronto di dare la vita per te!” ( Nel turco vuol dire quasi cosi: Voglio essere per te Kurban. Un Kurban è un agnello sacrificale.) Quante volte ho visto mio padre quando macellare un agnello e l’agnello non si è difeso ed è rimasto muto. Questa immagine mi è venuta davanti gli occhi ed è l’affermazione che mi facevano sempre i miei genitori.
Per me era deciso: Un amore più grande di questo non esiste, che uno da la sua vita per un altro. Questo era la mia definizione dell’amore. E così Dio aveva amato!
Poi mi disse che Gesù è morto per i miei peccati e questo era profondo! Ho riconosciuto, che il peccato è qualcosa di male, di grave, che Dio non vuole assolutamente. Si, qualcuno qui doveva pagare un prezzo alto per i miei peccati. Per questo Gesù doveva morire di una morte orribile, perché avevo peccato!
Questo messaggio mi ha toccato profondamente, era un messaggio buono, insuperabile, ma anche un messaggio umile, perché Gesù è andato sulla croce per colpa mia. Poi sapevo che ero arrivato alla fine della mia ricerca, Dio mi ha mostrato la via che porta dritta a Lui. Dovevo ricevere Gesù nella mia vita e passarGli il timone. Che cosa avevo da perdere? Avevo soltanto di vincere! Perdono, la vita eterna, amore di Dio e amici, che rimane per sempre! Esisteva qualcosa di meglio?
Così ho deciso di ricevere Gesù nella mia vita. Lo pregavo: “Gesù vieni e liberami delle mie colpe. Voglio che guidi la mia vita. Devi essere il mio Re e voglio fare la tua volontà, non la mia, ti prego!
All’improvviso sapevo, che esisteva una gioia che non era dipendente delle condizioni, ma da una persona che non cambia e mi ama. Ho capito che il senso della vita era di avere una relazione con Lui, Gesù Cristo il Salvatore. Lui ha un piano per me e quando lo adempirò andrò da Lui nella casa che mi ha preparato in cielo. Cominciai a leggere più profondamente questo meraviglioso libro che è la Bibbia. Trovai allora le risposte a quelle domande che tormentavano la mia vita; il Sacro Libro di Dio mi da risposte riguardo l’amore, le relazioni, la morte, le sofferenze, i valori, il passato ed il futuro degli uomini ecc.
Prima di allora avevo anche paura della morte, però poiché Gesù Cristo è risuscitato vincendo la morte, ho la speranza e la certezza di una vita eterna!
Quando ho deciso di dare la mi vita a Gesù ho avuto difficoltà con i miei genitori. Adesso la relazione con loro è migliorata, perché anche loro vedono come la mia vita è cambiata positivamente. Ora mi accettano. Inseguito alla mia conversione anche mio fratello è andato alla vera fede in Gesù Cristo. Non mi son mai pentito di aver riconosciuto Gesù come mio Signore e Salvatore, perché Egli non mi ha mai deluso, invece mi ha arricchito!

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