Nella mia vita, a differenza di molti tipici calciatori, tutto è andato molto diversamente. L’istinto di fare gol l’ho appreso nelle strade di Sao Paulos. Con la nostra combriccola noi ragazzacci di strada a volte miravamo ai lampioni, lasciando cosí alcune strade nel buio completo.
E naturalmente è ovvio che io non sia stato scoperto da un famoso allenatore brasiliano bensì da Osmar Oliveira, il dirigente di una scuola di samba!
A quei tempi con il mio attuale manager e la sua banda ero alla ricerca di un buon club.
Una vera pazzia. Il viaggio cominciò da Sao Paulo e continuò a lungo attraverso mezza Europa.
Devo ammettere che non avrei mai immaginato di giocare nella Coppa dei Campioni appena pochi anni dopo. Ma Dio è cosí – Lui ha sempre delle sorprese per la nostra vita.
Quello che è importante è che noi confidiamo in Lui.
Personalmente negli ultimi anni ho potuto imparare molto e sono veramente contento che Dio mi abbia dimostrato la sua fedeltà, soprattutto nei periodi difficili, come p. es. negli infortuni.
Noi calciatori dipendiamo molto dalla nostra salute e molti miei compagni di gioco, durante le interviste, dicono spesso che la loro salute viene al primo posto.
Ma cosa succede quando all’improvviso capita un grave infortunio, oppure ci si accorge che uno strappo muscolare non guarisce come avrebbe dovuto?
Che fare quando la carriera all’improvviso finisce?
Nella vita può succedere di tutto: nessuno aveva previsto che un giovane giocatore così dotato come Marc-Vivien Foe morisse improvvisamente.
Io sono rimasto molto colpito da questa notizia; nessuno di noi ha la propria vita nelle sue mani – a maggior ragione dobbiamo sapere a chi apparteniamo e su cosa costruiamo la nostra vita.
Non possiamo contare solo sulla salute e spesso anche le famiglie solide si rompono.
Io sono molto contento della decisione che presi consapevolmente alcuni anni fa: fare di Gesù il mio numero uno. Io credo che lui sia l’unica ragione per cui la vita possa riuscire senza preoccupazioni.
Un versetto della Bibbia dice: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio!“ (Romani 8,28) E questo è vero; se io sento che Dio ha un amore incondizionato per me, allora io posso affidarmi a lui come un bambino.
Molti dicono di noi giocatori che siamo dei bambinoni. Questo è vero. In un mondo dove tutto dev’essere spaventosamente adulto, è piacevole a volte poter essere semplicemente un bambino, vero? E se poi si ha il potente Padre del cielo come amico, cosa può succedere ancora?
Cosa c’è di più bello che poter dire tutto quello che sia ha nel cuore al proprio Padre.
Io ti auguro che Dio benedica la tua vita, e che tu possa sperimentare come me il suo incondizionato amore. Si, e naturalmente auguro a tutti una stagione di successo.
Vostro Cacau