Nell´Ecclesiaste, l´autore narra come si sia tormentato per cercare la felicità nella vita che si svolge “sotto il sole“. Re ricco e potente, ha esplorato la saggezza, la follia e la stoltezza. Ma ha concluso: “Anche questo è vanità e un correre dietro al vento“. Egli considera tutti gli aspetti della condizione umana: la nascita e la morte, il lavoro e il riposo, la gioia e il dolore, la ricchezza e la povertà, l´amore e l´odio, la giovinezza e la vecchiaia. Niente di quanto ha trovato sulla terra ha potuto dargli pace e certezza: Salomone si è reso conto che ogni uomo deve avere a che fare con Dio e che nessuno può sfuggire al suo sguardo. In tutte queste cose, Dio dà, Dio fa, Dio giudicherà.
L´autore dell´Ecclesiaste conclude la sua riflessione sull´esperienza umana dicendo: “Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l´uomo. Dio infatti farà venire in giudizio ogni opera“. Ma prima rivolge un richiamo che possiamo rileggere in testa a questo foglietto. Già da quando si è giovani bisogna conoscere Dio, il Creatore di ogni cosa, e anche il Dio Salvatore. Egli vuole risparmiare dolorose esperienze e amare delusioni, e per questo propone di ascoltarlo e di rispondere al suo affettuoso invito. Egli dice: “Figlio mio, dammi il tuo cuore“ (Proverbi 23:26).