Un uomo fu messo nel carcere per la sua fede in Gesù Cristo, ed fu interrogato solo dopo lungo tempo. La seguente conversazione è stata registrata durante l’interrogatorio: „Lei crede ancora al cristianesimo?“, chiese il giudice arrabbiato. L’uomo rispose: „Non credo al cristianesimo, credo a Cristo!“ „Non credo al cristianesimo.“ L’accusatore rise: „Allora ce l’abbiamo fatto a cambiarLe.“ Ma l’uomo replicò: „Non ho mai creduto al cristianesimo, credo a Cristo.“ „Non faccia giochi di parole!“ urlò l’accusatore. „Cristianesimo e Cristo sono la stessa cosa!“ „No, c’è una grande differenza.“ „Che vuol dire?“, chiese il giudice. „La differenza è, che il cristianesimo è una religione. Ci sono leggi religiose e prescrizioni, membri ed altri collaboratori della chiesa. Lei può chiudere la chiesa, abolire le leggi ed arrestare i collaboratori, ma Gesù Cristo vive nel mio cuore. Questo anche Lei non può mai togliere. Lui è sempre da me, sempre, persino adesso in questa stanza d’interrogatorio. Lui è la mia vita. Come potrei respingere colui che mi ha salvato? Se mettiamo la nostra fiducia in una religione, possiamo essere limitati e delusi. Se, però, viviamo con Gesù Cristo siamo uomini liberati e lui non ci deluderà mai. È meglio esser con Cristo nella prigione che appartenere ad una regligione formale fuori.“