Comprendere Dio, o credergli?

Il noto libro dell´astrofisico Steven Hawking “Una breve storia del tempo“ si conclude in modo abbastanza sorprendente. L´autore intravede un momento in cui tutti gli abitanti della terra saranno capaci di comprendere il motivo per cui l´universo e l´uomo esistono. E conclude: “Se troveremo la risposta a questo interrogativo, sarà il trionfo ultimo della ragione umana; in quel momento, conosceremo il pensiero di Dio.“ La conoscenza di Dio non può essere acquisita che tramite una rivelazione del Creatore stesso alla sua creatura: e questa è la Parola di Dio. Accettare questa rivelazione divina, all´uomo fiero dei propri ragionamenti può sembrare assurdo. Ma per il credente poter accedere, per la grazia di Dio, a una sfera di conoscenza infinitamente elevata è un motivo di pace e gioia profonda. Dio dichiara nella sua Parola: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri . . . le mie vie sono più alte delle vostre vie“ (Isaia 55:8-9). Ammettiamo di essere “piccoli“ e cerchiamo nella Bibbia ciò che Dio ci vuol dire. Egli ha per ciascuno di noi un messaggio di speranza. Egli è il Dio d´amore.

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