“Io credo in Dio anche perché ho preso coscienza che l´intelligenza umana non potrà mai risolvere e comprendere tanti misteriosi problemi: il problema del male e della sofferenza,
come pure il mistero dell´immensità dello spazio in cui è sospesa la terra degli uomini . . .
Ritenere Dio responsabile del male, come fanno molti, significa abdicare alle nostre responsabilità. In realtà, ciò che noi cerchiamo considerando Dio responsabile del male e della sofferenza, è assolvere noi stessi dalle nostre debolezze, i nostri vizi e le nostre viltà.
Io so che nella sofferenza ognuno trova come una nuova dimensione della propria vita; ma la sofferenza degli innocenti, per me come per tutti, è un grande mistero. Non possiamo che essere d´accordo con chi dice: “Accetto senza capire“. Se mi fosse dato di comprendere tutto l´universo nel quale vivo, allora mi sentirei a disagio. Il mistero della sofferenza degli innocenti è forse il solo a rimanere insoluto e incomprensibile? No. Io so che vi sono molte altre cose che non riusciamo a spiegare.
Le ragioni che ho per credere sono tanto più numerose e più potenti di quelle che potrei avere per dubitare. Non riesco a capire come tanti uomini continuino a rifiutare di credere in Dio.”